Secondo una ricerca del 2010 condotta dalla società DOVE, produttrice di prodotti di bellezza, solo il 4% delle donne si piacciono.
Personalmente ritengo che la bellezza è uno stato mentale, che la fotogenia non esiste e che ognuno di noi è “bello” se in grado di accettarsi e questa “filosofia della verità” è il concetto primario che muove, da sempre, la mia ricerca fotografica.
E le Spose, si piacciono o no?
Questa domanda me la pongo da tanti anni e da allora ho sempre evitato di fare questa domanda alle mie Spose, perché, in fondo, sono loro che chiedono a noi:”…come sto?”.
Spesso, quando sono a casa della Sposa e noto una certa tensione nell’aria, sono solito dire che in 33 anni di matrimoni non ho mai sentito dire da un invitato: “…mamma mia quanto è brutta la Sposa…!!!” e questa frase nella totalità dei casi riesce a suscitare ilarità, così da stemperare la tensione.
Ho utilizzato le fotografie di Donatella e Marco per questo post, perché il giorno dopo aver preso le foto del loro matrimonio, mi hanno scritto delle parole bellissime che iniziano così: “Sono meravigliose (le fotografie), meravigliose nella loro imperfezione. Hai colto l’essenza e, quindi la verità…”.
Imperfezione, essenza, verità, tre concetti che la fotografia di oggi, spesso troppo ricca di effetti e filtri, sembra aver dimenticato, ma io proseguo imperterrito lungo la mia strada, spesso solitaria, della fotografia di reportage artistico perché sono certo che tra quel 96% di donne che non si piacciono ci sono e ci saranno delle Spose che vorranno, in maniera convinta, le mie fotografie meravigliosamente imperfette nella loro verità…
Grazie a tutte voi, Donne che non vi piacete, perché piacete a me (fotograficamente parlando).
SPOSATI CON ROBERTO GRILLO